venerdì 31 agosto 2012

Lettera aperta degli operai delle cooperative dei magazzini ESSELUNGA

Lettera aperta degli operai delle cooperative dei magazzini ESSELUNGA "IL MAGO DI ESSELUNGA" utilizza cooperative che sfruttano i lavoratori!
Noi lavoratori del CONSORZIO SAFRA, in appalto con mansioni di movimentazione merci presso i magazzini ESSELUNGA di Pioltello, siamo in lotta per rivendicare i nostri diritti e contrastare lo sfruttamento e l’arroganza padronale a cui siamo sottoposti.
Per questo ci siamo uniti ed organizzati e per questo il consorzio SAFRA, vuole licenziare 15 nostri compagni, con l'intento di indebolirci e ricondurci al silenzio.
ESSELUNGA non vuole lavoratori organizzati e sindacalizzati che scioperano e lottano nei propri magazzini e vorrebbe buttarci fuori, dopo che per anni ci ha spremuto come limoni.
Calpestati nella nostra dignità, sfruttati come animali, truffati sulle buste paga.
ORA BASTA!
Noi operai stiamo lottando per:
* IL REINTEGRO IMMEDIATO DEI LAVORATORI SOSPESI
* LA CANCELLAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI CONTRO CHI HA SCIOPERATO
* L'ALLONTANAMENTO DEI CAPI-REPARTO CHE NON RISPETTANO GLI OPERAI
* L'APPLICAZIONE ED IL RISPETTO DEL CONTRATTO NAZIONALE
* IL RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA IN PARTICOLARE SUI CARICHI DI LAVORO
* UNA INDENNITA’ MENSA PER TUTTI GLI OPERAI
In queste settimane, sconfiggendo la paura, abbiamo dimostrato che è possibile organizzarsi e lottare. Adesso ci serve il tuo sostegno. Ci occorre il tuo aiuto.
Occorre che altri operai, altri cittadini, facciano sentire la loro voce ad ESSELUNGA.
Siamo in maggior parte lavoratori stranieri, costretti il più delle volte ad accettare condizioni di estremo sfruttamento pur di avere un regolare contratto di lavoro che ci permette di rinnovare il permesso di soggiorno, senza il quale rischiamo la detenzione e l'espulsione.
Renderci schiavi e sottopagati è funzionale per aggredire i diritti e le condizioni salariali di tutti i lavoratori, anche italiani.
Sostenere la nostra lotta significa sostenere la DIGNITA’ di tutti i lavoratori ed il diritto ad una esistenza migliore.
CONTRO LA PRECARIETA' E LO SFRUTTAMENTO!
BOICOTTIAMO I SUPERMERCATI ESSELUNGA!

mercoledì 29 agosto 2012

Airaudo: “Pd supponente ha abbandonato il lavoro” –Salvatore Cannavò (Il Fatto Quotidiano)

Airaudo: “Pd supponente ha abbandonato il lavoro” – Salvatore Cannavò (Il Fatto Quotidiano)

29/08/2012

“Ci aspetta un autunno difficile: il clima sociale è rovente”

Abbandonano il lavoro, ma io non credo che il tema possa scomparire. Alle prossime elezioni ci saranno sorprese”. Giorgio Airaudo è il responsabile Auto della Fiom e nel sindacato dei metalmeccanici Cgil è forse quello più esposto sul fronte della politica.
Il Pd non vi invita alle sue feste. Che dice?
Danno un segnale di autosufficienza che a me pare una fragilità. Noi abbiamo discusso addirittura con il ministro Fornero, non avremmo paura a discutere con il Pd.
Ma loro sembra proprio che non vogliano.
Non mi colpisce tanto che non invitino la Fiom, ma il fatto che chi si candida a governare il Paese, con la tradizione che tutti conosciamo , tema le differenze e tenti di annullarle. E così dal loro dibattito emerge l’assenza dei temi del lavoro e più che la Fiom manca un punto di vista che in questi anni è molto cresciuto nel mondo del lavoro e che va oltre la Fiom. Parlo dell’attenzione ai diritti, del rifiuto delle discriminazioni. E questo avviene mentre in Sardegna succede quello che vediamo, la punta dell’iceberg di una stagione che si avvicina terribile, con un clima sociale rovente.
Perché questa rimozione?
Si tratta di una supponenza. È come se pensassero di giocare da soli, in una partita già vinta e che sia inevitabile, con la crisi del berlusconismo, che ora tocchi a loro. Commettono un errore di supponenza che ha già colpito altre volte questo gruppo dirigente. Si pensi alla ‘gioiosa macchina da guerra’ di Occhetto o alle mosse sbagliate di D’Alema. Non è la prima volta che sbagliano la valutazione.
Un Pd supponente?
Sì, ma supponente nell’analisi. Ritengono che tanto ‘gli operai non possono che venire da noi’. Pensano di essere l’unica alternativa politica esistente, mentre invece c’è una domanda più radicale di quella che viene offerta oggi dalla politica. Una radicalità nuova con cui fare i conti.
Ed è a questo mondo che il Pd dà dei fascisti?
Qui hanno fatto un regalo a Grillo. Ovviamente io penso che sia legittima la difesa di fronte all’insulto, ma è inutile l’ostracismo perché con ciò che rappresenta, non tanto Grillo quanto il Movimento Cinque Stelle e chi lo vota insomma, bisogna confrontarsi nel merito. Affrontando temi come sviluppo, produzione, lavoro, ambiente. I lavoratori hanno bisogno di una proposta di governo. E le domande che oggi sono raccolte dal Movimento Cinque Stelle vanno sfidate positivamente, affrontando un dibattito. Pochi lo hanno notato ma sono tre giorni che La Stampa di Torino ha aperto un dibattito sulla decrescita. Non è che questi temi non c’entrino con il dibattito sulla Fiat e sullo sviluppo possibile. Questi temi sono quelli che mi piacerebbe discutere. Invece dare del fascista, o del piduista, è un modo per non discutere nel merito.
Allora è Grillo l’alternativa?
Nel mondo del lavoro ci sono già molti che guardano con attenzione a Grillo. Lo vedo nelle fabbriche, tra i delegati della Cgil, negli uffici. E non si esorcizza questa tendenza con gli insulti. Ma non mi rassegno a considerare tutti quei cittadini che votano Grillo, utilizzandolo come un randello contro la politica, come dei neofascisti e nemmeno voglio consegnarli al populsimo. È bene che nasca qualcosa. Qualcosa succederà. L’idea che questa domanda politica non si organizzerà e non si esprimerà costituisce una grandissima sottovalutazione.
Ritorna l’idea del “partito Fiom”?
Il partito della Fiom non esiste in natura. Non faremo questo regalo a chi vuole disinnescare la battaglia del sindacato. Siamo e resteremo la Fiom. Ma non è un caso che questo tema abbia fatto discutere. Ora, la questione va declinata in un altro modo con soggetti che rappresentino il lavoro. Sono sicuro che il lavoro sposterà forze nelle prossime elezioni, influenzerà. Servirebbe una proposta politica che abbia al centro il lavoro, come si lavora e cosa si produce. Il lavoro come pietra angolare di una visione generale.

APPELLO A TUTTI I SINDACI A LIVELLO LOCALE E NAZIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO SUL LAVORO


PER ESSERE PIU’ PRESENTI SUI NOSTRI i TERRITORI E GARANTI DELLE FABBRICHE , DELLE AZIENDE , DEL LAVORO, DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI SENZA PIU’ LAVORO !


Cassina De Pecchi, 31 luglio 2012

...
APPELLO A TUTTI I SINDACI A LIVELLO LOCALE E NAZIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO SUL LAVORO

PER ESSERE PIU’ PRESENTI SUI NOSTRI TERRITORI E GARANTI DELLE FABBRICHE , DELLE AZIENDE , DEL LAVORO, DELLE “LAVORATRICI E DEI LAVORATORI SENZA PIU’ LAVORO” !




Cari Sindaci e Presidente ANCI NAZIONALE,


Chi scrive non è una sindacalista , né un politico , né un potente , ma semplicemente una persona di buon senso ed una cittadina attiva che ha a cuore le sorti di questa Italia e di tutte quelle persone che hanno perso ingiustamente il loro lavoro , vedendosi togliere tutto , ma soprattutto la dignità di persone.

In particolare, essendo nella zona Martesana in questi giorni ho appreso che per le lavoratrici e i lavoratori della Jabil – Ex Nokia – Siemens , col presidio a Cassina De Pecchi, è praticamente un anno che continuano a “resistere” pacificamente e questo non può non interrogare tutti noi , della Società civile oltre che tutte le Istituzioni e le Associazioni del territorio, sul fatto che questa situazione non è più tollerabile sia sul piano della civiltà che sul piano umano oltre che economico e produttivo.

Qualcosa è stato fatto col protocollo d’Intesa siglato tra i vari enti pubblici , sottoscritto da Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Cassina de’ Pecchi il 29 giugno 2012 per evitare la speculazione edilizia sul sito ad opera di Nokia , ma ci vuole un maggiore coinvolgimento di tutti gli altri Sindaci , da Milano a tutti quelli in Lombardia e oltre , affinché si possa creare , in maniera virtuosa e costruttiva, un Comitato sul lavoro dei Sindaci , col Presidente dell’ANCI , le Istituzioni dei livelli superiori (Presidenti di Regioni e Province ) e le Associazioni nel sostenere questi lavoratori affinché si risolva al più presto e in maniera soddisfacente per tutti la loro situazione , ma anche quella di altri presidi e di altri lavoratori .

Ricordo in breve la storia del presidio Jabil già raccontata e scritta sui vari media :

” Nel 2007 su 4000 lavoratori , circa 3000 vengono “bruciati” (tra Cassina e Cinisello) sino alla cassa integrazione nel 2010 e se in 4 anni a Cassina la Jabil avrebbe avuto commesse garantite , al termine dei 4 anni decide di chiudere la produzione .
La casa-madre americana vuole disperdere le fabbriche europee e ci accenna al fondo Mercatec (che non ha mai fatto industria in Italia !) ……durante il complicato avvicendarsi dei fatti ecco il colpo di scena della Jabil (fine 2010) quando due giorni prima di concertare il passaggio del fallimento all’amministrazione del Ministero “riappare” e ricompra tutto …..tranne poi 6 mesi dopo ricreare le stesse condizioni disastrose , non pagando più i fornitori e nessuno e mandando un fax di licenziamento ai lavoratori nel luglio 2011 , quasi un anno fa .
Così è iniziata la lotta nel sito produttivo di Cassina De Pecchi con le lavoratrici e i lavoratori Jabil , una lotta estenuante e determinata a continuare ancora oggi . Si era proposta la “cassa in deroga” perché “con la fabbrica aperta , parliamo di tutto!” ……ma niente! Oggi al presidio sono 325 le lavoratrici e i lavoratori della Jabil a “resistere” e a difendere il proprio posto di lavoro e a questi numeri si stanno aggiungendo i circa 400 ulteriori lavoratori della Nokia anch’essi col licenziamento annunciato.

Fondamentale che questo settore delle Telecomunicazioni riparta e si riesca a portare Nokia ad un tavolo negoziale in cui dica cosa vuole fare di quest’area .

E’ importante considerare il fatto del “ come sviluppare un progetto “ che non solo mantenga la destinazione d’uso ma di come sia necessario altresì che si sviluppi un piano industriale con un acquirente.
Il tema è ancora quello molto significativo , a mio avviso, della rilevanza culturale di queste lotte per la valorizzazione del lavoro oggi.
Questi siti sono parte attiva e di importanza culturale e sono un patrimonio della società italiana.

Per questo chiedo di aderire a questo appello e di fare seguire fatti attraverso atti , interpellanze , petizioni e tutta la solidarietà possibile per questi nostri lavoratori .
NON LASCIAMOLI SOLI !!!!!

E’ in previsione un incontro importante nel mese di settembre nella nostra zona e chiederemo la partecipazione di tutti i primi cittadini che hanno deciso che è fondamentale passare dalle parole ai fatti su questi temi sensibilmente legati alla sopravvivenza di tutti noi .

Stefania Cavallo
Luigi Brambillaschi



Contatti :
Stefania Cavallo cell. 392-1316509
Luigi Brambillaschi cell. 334- 7771566

Le adesioni si postano su Facebook:

https://www.facebook.com/events/337152193033145/

o scrivendo alla mail: lamartesana_2012@libero.it
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PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO PER CHI HA PERSO IL LAVORO

PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO
PER CHI HA PERSO IL LAVORO
14 settembre  20012 , CASSANO D’ADDA


Questa foto vuole proprio ricordare e testimoniare  quando  ho voluto attivare , già qualche anno fa a Basiano, un gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto, insieme ad alcuni genitori ,  ad amici e a qualche collega , che aveva già esperienza , e il tema  era soprattutto legato ad un percorso di incontri , organizzato con l’amministrazione comunale,  su   “ Famiglie di oggi. Nuove Famiglie e diritti dei bambini” . 
A distanza di tempo  sto scoprendo che stanno arrivando sempre più richieste di organizzare  questi gruppi  per chi ha perso il lavoro  e come allora mi trovo  a parlarne e a cercare di  organizzare in zona queste nuove realtà ai tempi della crisi .
L’occasione per raccogliere le adesioni  e  verificare uno spazio idoneo  può essere proprio quella  dell’incontro del 14 settembre p.v. a Cassano d’Adda  nell’ambito dell’incontro : IL LAVORO E IL PRESIDIO JABIL: UN’ESPERIENZA DI LOTTA IN CONTINUA EVOLUZIONE , PRESSO IL Salone del Centro Civico di Via Dante 4 .



Incontrare altre persone nella stessa condizione significa porsi in ascolto della propria e altrui storia, superare il senso di vuoto e isolamento, confrontarsi con altre esperienze e scambiarsi informazioni a tutto vantaggio per il  proprio benessere, per i propri  cari  e per chi è più vicino .

Insieme si potrà  approfondire  che cos’e un gruppo di auto-mutuo-aiuto e del perché di questi gruppi con problematiche diverse, delle modalità di conduzione di un gruppo così composto  e insieme  si potrà  decidere su  come procedere in merito.

Il supporto morale  e umano  in queste circostanze  è fondamentale per non soccombere  e  poter scongiurare spesso il peggio .

Chi sceglie di far parte di un gruppo a.m.a. trova un luogo dove affrontare le proprie difficoltà, dove portare liberamente il proprio vissuto con la consapevolezza che esso verrà ascoltato e che all'interno del gruppo ognuno si attiverà per trarre dal dialogo un giovamento per sé e per la collettività. Il LEGAME tra i partecipanti è la vera e grande risorsa del gruppo.


Il clima all'interno di un gruppo a.m.a. è empatico e solidale per tutti e questo, unito alla consapevolezza che ciò che verrà detto durante gli incontri non sarà per nessun motivo portato all'esterno, permette ai partecipanti di potersi aprire liberamente e serenamente: all'interno del gruppo l'atmosfera è di FIDUCIA.

La fiducia è’ un sentimento centrale nella valutazione del benessere relazionale, in quanto permette di acquisire una maggiore sicurezza circa la previsione del comportamento altrui.
Ad esempio sentire fiducia verso l’altro significa provare un’emozione positiva che aumenta la probabilità di sperimentare la confidenza.
La fiducia favorisce anche l’apertura del Sé.  In questo tipo di incontri la fiducia  e’ il primo mattone per creare il giusto clima di gruppo  e negoziare  le priorità  su cui lavorare  per tutti i componenti.

Il riconoscersi figure attive all'interno del gruppo restituisce alla persona una competenza, un ruolo, un senso di sé che rappresentano già un grande passo verso il superamento del problema.
All’interno del gruppo può esistere una figura di facilitatore  col compito di catalizzare e facilitare la comunicazione , tutelando le dinamiche di gruppo.
La partecipazione ad un gruppo a.m.a. è libera e gratuita, l'impegno personale è regolato dal rispetto degli altri e dall'interesse specifico.


Info: Dr.ssa Stefania Cavallo , cell. 392/1316509 ; stefania.cavallo@alice.it ; www.stefaniacavallo.wordpress.com


Un azione concreta di Sostegno per la Jabil ex Nokia Siemens

Appello.

Chi desidera dare il proprio numero di cellulare per essere informato in tempo
se avviene qualche rappresaglia della propietà Jabil e della polizia per
smantellare il presidio e la fabbrica. (Vedi 27 Luglio i lavoratori della Jabil
fermano i Tir del Padrone) Mi mandi una mail al seguente indirizzo:
lbrambillaschi@libero.it

Le prime adesioni (vedi allegato)

Un abbraccio.

Luigi Brambillaschi
Rete di sostegno attiva Jabil ex Nokia Siemens

Comunicato Comitato Esecutivo A.L.B.A. 27 agosto 2012

Comunicato Comitato Esecutivo A.L.B.A. 27 agosto 2012

27/08/2012
Valutare la fase che si è aperta col governo Monti come una parentesi dopo la quale si tornerebbe alla “normalità della dialettica centrodestra-centrosinistra” non corrisponde alla realtà che stiamo vivendo. Il governo Monti si configura sempre più come  vero e proprio governo costituente, “agente italiano” di una fase generale del capitale che punta a liberarsi della mediazione con il lavoro e insieme della democrazia. Se si legge la situazione con gli occhiali dell’attuale sistema dei partiti, qualunque governo scaturisca dalle elezioni dovrà infatti seguire una strada obbligata che permette pochissimi scarti, e nessuna «svolta» rispetto alla linea seguita finora, in cui “i compiti a casa” non bastano mai. Dopo Monti, sembra chiaro, non può che esserci Monti, o la sostanza del «montismo» probabilmente ulteriormente incrudelita.
Per questi motivi appare velleitario e votato al suicidio il patto stipulato da Nichi Vendola con il Pd. Una scelta che lega le proprie sorti all’esito di primarie in cui potrà al massimo contendere il secondo posto a un qualche Renzi, e dopo le quali si troverà vincolato al programma del vincitore: lo stesso che ha approvato la riforma Fornero con art. 18 incluso, la riorganizzazione del sistema pensionistico con esodati annessi, la modifica dell’art. 81 della Costituzione, con la messa fuori legge delle politiche keynesiane, il Fiscal compact, la spending review ecc. E che per questa stessa ragione non potrà che farsi garante della continuità con quelle politiche. Per un’evidente conferma basta leggere l’intervista di Bersani al Sole 24ore del 9 agosto.
Serve invece togliersi gli occhiali per vedere il mondo reale. La politica ufficiale italiana sembra incapace di discutere di chi paga il conto, di difendere gli interessi di nove italiani su dieci, di aggregare un blocco sociale che vada oltre confuse reazioni populiste, di ricostruire una politica fondata sulla democrazia.  Tutti questi partiti su cui sono incentrate le ipotesi di governo del dopo-elezioni (Pdl e Udc, Pd e Sel) non superano infatti il 60% dei potenziali elettori. Stanno cioè poco al di sopra della metà di quel meno di due terzi di cittadini ancora disposti a votare. Fuori dal cerchio magico c’è invece un popolo esteso, in potenziale espansione, che in quelle sigle, in quelle facce, in quei linguaggi non crede più. E che aspira, per una diversa analisi dell’economia, in nome della democrazia e soprattutto per l’intollerabilità delle condizioni che vive, alla possibilità di un’altra via d’uscita dalla crisi. Questa Italia, che ha come discriminante la democrazia rispetto alla tecnocrazia imperante e alla valanga neoliberista, che non condivide le misure portate avanti da questa maggioranza e da questo governo – misure oltre che inique inefficaci – può innescare e costituire una coalizione per la democrazia, per un’altra Europa, antiliberista e per il lavoro. Anche guardando ai suggerimenti che ci vengono dall’Europa – Francia, Grecia e Olanda – per costruire un’altra politica a partire dalle alternative che sono possibili: limitare la finanza, tassare la ricchezza, rilanciare produzioni sostenibili, tutelare il lavoro.
ALBA – Comitato esecutivo nazionale

IL LAVORO E IL PRESIDIO JABIL :UN’ ESPERIENZA DI LOTTA IN CONTINUA EVOLUZIONE

PRESIDIO JABIL Ex Nokia/Siemens
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI CASSANO D’ADDA


Organizza un incontro su
IL LAVORO E IL PRESIDIO JABIL :
UN’ ESPERIENZA DI LOTTA
 IN CONTINUA EVOLUZIONE

Venerdì  14 Settembre
dalle ore 20.30 alle ore 23.30
Presso il salone del Centro Civico di
via Dante,4 - Cassano d ‘Adda -

Interveranno
I lavoratori della Jabil / Anna Lisa Minutillo  e Roberto Malanca, Rappresentante Sindacale Jabil / Stefania Cavallo, Sociologa e Autrice di “Lavoratori Acrobati” / Un rappresentante dell’amministrazione comunale di Cassano / Modera Luigi Brambillaschi.

Da un anno dall’inizio del presidio e dell’occupazione della fabbrica Jabil/Ex Nokia Siemens, si aprirà un confronto sui recenti aggiornamenti  dal  mandato ufficiale  da parte delle istituzioni  e  dalla rete di sostegno in continua crescita alla proposta   di ulteriori spazi di ascolto  sino  al coinvolgimento dei Sindaci  di zona  quali garanti del territorio , delle fabbriche  e del  lavoro  .

Siete invitati a partecipare
Ingresso Libero
                                                                                               

Contatti: Anna Lisa Minutillo  3497255467 -Roberto Malanca 3294749207 - Stefania Cavallo   3921316509 - Luigi Brambillaschi 3347771566

LETTERA AI SINDACI DELLA MARTESANA/ADDA

Ill.mo Sindaco,
Le scrivo per invitarla all’assemblea pubblica che abbiamo organizzato, come
Presidio Lavoratori Jabil ex Nokia Siemens per Venerdì 14 settembre  ore
20.30 presso il salone del centro civico di via Dante 4 di  Cassano D’Adda  con il
patrocinio del comune, dal titolo:

IL LAVORO E IL PRESIDIO JABIL UN ESPERIENZA DI LOTTA IN CONTINUA EVOLUZIONE

Un territorio legato all’industria delle telecomunicazioni  deve
rivendicarla come patrimonio. Cosa accade alla Jabil ?”
Il titolo dell’iniziativa è sicuramente ambizioso, ma merita a nostro
giudizio la Sua attenzione,  perché  a nostro avviso, la politica locale non
può non rivendicare il proprio ruolo di intervento e di progettazione del
proprio futuro senza ragionare sulle  prospettive legate al mondo del lavoro.

E’ quindi particolarmente gradita la Sua presenza, o quella di un suo
delegato, per dare un contributo per  cominciare a ragionare su un punto,
quello  principale , ossia : possiamo tollerare o sopportare passivamente
che la crisi ci porti via quello che per il territorio della Martesana era un punto
di forza, cioè le sue e nostre  industrie?

Non è forse arrivato il momento che la politica si riprenda un ruolo di gestione dell’economia e non che ne subisca il condizionamento?
In che modo allora possiamo cogliere il positivo di questa crisi? Come
possiamo fare un passo avanti senza dover tornare indietro e rinnegare i
progressi fatti?

Il dibattito è molto diffuso e anche controverso, certo  si comincia  sempre
più  a parlare anche di Etica e di come bisognerebbe tornare a modificare il
nostro modo  di approcciare l’esistente in tutti i suoi aspetti. Forse tutto
questo sta accadendo per farci capire a livello globale che l’attaccamento
materialistico e l’arricchimento di pochi a scapito dei molti siano valori e
orientamenti morali che hanno fatto il loro tempo?

Con queste  e altre  riflessioni cercheremo insieme di  dare il  proprio
contributo  all'incontro.

Distinti saluti
Luigi Brambillaschi

COMUNICATO STAMPA JABIL EX NOKIA SIEMENS

SCHERIAMOCI A FIANCO DEGLI OPERAI, DEI LAVORATORI DELLA JABIL  ex NOKIA
SIEMENS DI CASSINA DE PECCHI (MI) E DI TUTTE LE REALTA’ PRODUTTIVE IN CRISI 
SOSTENIAMO LA LORO LOTTA.

Vi scrivo per invitarVi all’assemblea pubblica che abbiamo organizzato, come
Presidio Lavoratori Jabil ex Nokia Siemens per Venerdì 14 settembre  ore
20.30 presso il salone del centro civico di via Dante 4 di  Cassano D’Adda 
con il patrocinio del comune, dal titolo:

IL LAVORO E IL PRESIDIO JABIL UN ESPERIENZA DI LOTTA IN CONTINUA EVOLUZIONE.
Un territorio legato all’industria delle telecomunicazioni  deve rivendicarla come patrimonio. Cosa accade
alla Jabil ?”


Jabil: il punto della lotta
Alle fabbriche alla Comunità di Cassina  e della Martesana
Sono sotto gli occhi di tutti i risultati finora ottenuti dalla lotta degli
operai licenziati della Jabil, che occupano la fabbrica da 8 mesi e la
presidiano sui cancelli da oltre 1 anno:
1) Riconoscimento sancito dal protocollo ufficiale, da parte di tutte le
istituzioni con il Ministero della Sviluppo in testa, che l'area Nokia
Siemens
rimane industriale anche in futuro.
2) Impegno ufficiale del Ministero dello Sviluppo, a presentare un piano per
la continuità produttiva della ex Jabil e dello storico sito industriale,
oggi
di proprietà Nokia Siemens.
3) La determinazione a lottare degli operai Jabil, ha visto stringersi
intorno, la solidarietà attiva della Comunità, di altre fabbriche e di tanti
sostenitori che, in momenti difficili come venerdì 27 luglio, ci hanno
permesso
di sventare l'attacco sferrato da Jabil, venuto alla carica con l'aiuto
delle
forze dell'ordine, con la pretesa di smantellare gli impianti.
Jabil: lotta e solidarietà
Una lotta esemplare che continua senza tentennamenti e continuerà,
vigilando,
con le appropriate iniziative e mobilitazioni, affinchè ogni decisione e
ogni
impegno preso al tavolo delle trattative, siano seguiti dai fatti, fino alla
ripresa a pieni giri dello storico sito industriale.
Una lotta che è di esempio per tutti gli operai decisi a resistere ai
licenziamenti ed alla chiusura delle fabbriche.
La continuità produttiva di questo sito industriale, oltre a dare lavoro a
molti più operai e lavoratori di quanti oggi qui sono stati licenziati,
costituisce un beneficio generale per le Comunità di Cassina de' Pecchi e
della
Martesana.
Sosteniamo il presidio delle operaie e degli operai della Jabil di Cassina
de'
Pecchi (Mi).

Per sottoscrizioni: CC IBAN IT2850312732860000000000331 causale: presidio
Jabil.
Presidio lavoratori Jabil Cassina de' Pecchi 2 agosto 2012