venerdì 6 luglio 2012

La Rete dei Comitati di Esodati , Mobilitati, Fondi di settore e Contributori volontari

La Rete dei Comitati di Esodati , Mobilitati, Fondi di settore e Contributori volontari
a fronte decreto governativo sulla "spending review", invia il comunicato

FERMIAMO IL CAVALLO DI CALIGOLA :
NON BASTA SALVARE ALTRI  55.000 ESODATI
Ancora una volta Monti, il Senatore a vita nominato e non eletto dal Popolo, con la sua accolita di Ministri e Sottosegretari, ha colpito d’imperio.
Mentre si stava discutendo in Parlamento, alla Commissione Lavoro, una Proposta di Legge integrata (a partire dalla 5103 dell’on. Damiano)  condivisa da tutti i partiti per “riparare” all’orrore “olocaustico” (quasi mezzo milione di persone con le loro famiglie) generato dalla folle ed incostituzionale riforma delle Pensioni del Ministro Fornero,  il Governo con un colpo di mano ha oggi “infilato” in un Decreto (Spending Revew) con fini assolutamente estranei la salvaguardia di altri 55.000 “esodati”.  Perché solo 55.000, che si aggiungono ai 65.000 , laddove l’INPS parla di 390.000 ed il PD poneva come sua condizione alla fiducia sul pacchetto lavoro la salvaguardia di almeno altre 280.000 persone? Dove è andata a finire questa condizione?
Oramai annaspando nell’assurdità della sua stessa Legge Fornero addirittura questo Governo arriva (a titolo di esempio) all’assurdo giuridico di distinguere le mobilità con “stipula in sede governativa” dalle altre. In generale, continuando cocciutamente con le “pezze” non fa che ampliare la distorsione del Diritto e le diseguaglianze di trattamento a parità di condizioni pensionistiche!
Esodati e contributori volontari sono derubati, avendo introdotto nel decreto attuativo del 1 giugno, paletti escludenti per chi ha lavorato in regola qualche settimana, o non ha versato un contributo – quando nella stessa legge SALVAITALIA e nel MILLEPROROGHE – tale criterio non è legiferato. Un Governo che viola le sue stesse leggi, è anticostituzionale .
L’offesa al Diritto e alla Costituzione oramai ha raggiunto livelli che necessitano dell’intervento diretto dei Partiti e del Presidente della Repubblica, i quali se accondiscendenti si assumono la corresponsabilità di queste evidentissime violazioni di legittimità costituzionale.
Non possono esistere precedenti che aprono la porta all’arbitrio legislativo. Non può essere consentito questo scempio. La massima Autorità interpretativa è la Corte Costituzionale e non la Corte dei Conti!!!
Ora i Parlamentari, TUTTI, devono scegliere se dobbiamo continuare ad essere uno Stato di Diritto oppure se essi vogliono farlo diventare solo uno Stato Debitore!! E’ su questo che il popolo li giudicherà tra poco tempo col voto!! La Società Civile esiste e sa cosa vuole, ne avete avuta più di una dimostrazione!
Chiediamo che queste norme siano rigettate, scorporandole dal Decreto di Spending Review e sia ripreso il dialogo in Parlamento, con una “corsia preferenziale” per raggiungere l’equità che TUTTI i Partiti a parole dichiarano di volere e per poter ricomprendere casi, oggi esclusi e taciuti da tutti, come quello delle tante donne licenziate che pagheranno ancora più duramente degli uomini questa riforma!!
Le finestre aumentate dalle leggi Sacconi 122-2010 e 111-2011 hanno derubato migliaia di esodati e di mobilitati dei diritti acquisiti al momento della stipula degli accordi di esodo o di mobilità , spesso svincolando il diritto a raggiungere la decorrenza delle pensioni. Un grossolano errore a cui porre rimedio
Non consentiamo un altro balletto come quello vergognoso della sfiducia al Ministro Fornero, in cui tutti i partiti l’hanno accusata di incompetenza (leggere le dichiarazioni parlamentari) e a parole sfiduciata, ma è bastato che Monti li mettesse in riga e “buonini buonini” hanno votato la fiducia smentendo, senza alcuna dignità, se stessi: di parlamentari simili il Popolo Italiano non sa che farsene!!
CHIEDIAMO
Che il Presidente della Repubblica operi la sua moral suasion – come affermato nel Suo discorso del primo maggio - affinché il problema generato dalla riforma delle Pensioni sia ripreso nella sede Parlamentare, invitando il Governo a scorporare il tema relativo ai 55.000 esodati dal Decreto di Spending review.
Che i partiti tutti si impegnino ad aprire immediatamente un canale preferenziale in Parlamento per la discussione di un provvedimento per la giusta riparazione degli “orrori” provocati dalla riforma della Previdenza voluta dal Ministro Fornero, riprendendo la proposta di legge 5103, come integrata da IDV e Lega e da nostre richieste, ed aprendo i tavoli di confronto con le parti sociali e con la Rete dei Comitati per raggiungere l’obiettivo di evitare il disastro sociale che porterà 400.000 famiglie dimenticate dai “Professori” sulla soglia della povertà assoluta, nonché per evitare la discriminazione assurda che subirebbero le donne da questa riforma!
La trasparenza e l’onestà intellettuale e morale è qualcosa che la nostra classe politica proprio non riesce ad esprimere, ma è quello che oramai il Paese reale pretende!!
La Rete dei Comitati di Mobilitati  ed Esodati , di fondi di settore e contributori volontari  ,  RIGETTA TOTALMENTE
qualsiasi soluzione che non sia il riconoscimento del giusto diritto previdenziale per tutti!!
Al gioco dei numeri non ci stiamo!!! I diritti non possono essere contati: essi preesistono e non posono essere cancellati!!!
A fronte di ingiustizie così palesi il livello di lotta e di denuncia sarà sempre più determinato!!
NON C’E’ PIU’ TEMPO, SENZA “SE” E SENZA “MA”!!
NON BASTA SALVARE SOLO 55.000 ESODATI oltre ai 65.000, il diritto appartiene a altre 280.000 persone , o forse anche di più.
OCCORRE SALVARE IL DIRITTO DI TUTTI: per TUTTI i lavoratori usciti dal lavoro in prospettiva di pensione occorre applicare le regole pensionistiche vigenti al momento del loro licenziamento o della prima sottoscrizione dell'accordo di uscita dal lavoro!!!

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