mercoledì 13 giugno 2012

Esodati, i conti non tornano

Esodati, i conti non tornano

Intervista con Claudio Ardizio, funzionario Cgil


di Filippo Piredda
 
Continua lo scontro tra il ministro del lavoro Elsa Fornero e l'INPS in relazione ai dati sui lavoratori esodati pubblicati ieri: 390mila secondo l'Istituto prevvidenziale, 65mila quelli salvati dal recente decreto varato dal Governo. In fondo all'articolo Claudio Ardizio nell'intervista raccolta da Ares Niccolai, commenta un conflitto che vede in ballo tanti lavoratori stretti nell'imbossibilità di andare in pensione e di riprendere un lavoro.
Il ministro Fornero contesta le modalità di diffusione di questi dati e con la consueta franchezza dichiara: "Se fossimo in un settore privato questo sarebbe un motivo per riconsiderare i vertici. Non ho mai voluto dire che i numeri non debbono essere dati. Dico soltanto che quelli sono parziali e non interpretati e, allora, dare dei numeri così su questioni che interessano molti italiani è molto improprio e deresponsabilizzante".
In questo scenario Ardizio lancia accuse pensati. L'appuntamento è per la manifestazione del 14 giugno organizzata dalla FIOM.
In realtà i numeri sono anche peggiori. Perché in quei dati l'Inps dice che 390mila sono le persone che hanno il diritto alla pensione con le prevvigenti norme solo nei prossimi quattro anni. Quindi saranno di più. La sproporzione di numeri è enorme. [...] La Fornero conosce questi numeri, e sta facendo di tutto per nasconderli e addirittura licenzierebbe chi li ha diffusi. La domanda è se c'è un dissenso tra Ministro e Inps, perché in un recente convegno la posizione del presidente Mastrapasqua era quella di "salvare tutti" e non solo 65mila persone. [...] Vengono tartassate milioni di persone, compresi i familiari degli esodati, che se ne ricorderanno quando saranno chiamati a votare quei partiti che oggi sostengono il Governo.

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